Scoperto un metodo per catturare fenomeni meteorologici estremi

Gli scienziati di un'università austriaca hanno scoperto un metodo per comprendere con precisione l'evoluzione dei cosiddetti "fiumi atmosferici". Questi fenomeni estremi si verificano nelle zone costiere e possono contenere fino al doppio dell'acqua del Rio delle Amazzoni.
Secondo tre scienziati dell'Università di Graz, nell'Austria meridionale , in un articolo pubblicato questa settimana sulla rivista scientifica Atmospheric Measurement Techniques, la tecnica di recente sviluppo consente di ottenere un'immagine molto più dettagliata di queste bande di vapore acqueo concentrate nell'atmosfera.
Secondo Ulrich Foelsche, uno degli autori dello studio, questi "fiumi" di vapore acqueo concentrato sono stati finora osservati principalmente utilizzando sensori a microonde passivi installati sui satelliti.
"Questi dati forniscono una buona stima della quantità di vapore acqueo, ma non forniscono informazioni sulla sua distribuzione verticale, essenziale per comprenderne la dinamica ", ha affermato il meteorologo, che ha sviluppato la nuova soluzione con i suoi colleghi Bahareh Rahimi e Linda Martina Maier.
Il nuovo strumento consente ai ricercatori di ottenere una "radiografia" dell'aria per comprendere come si generano e si muovono questi fiumi atmosferici, che causano intense piogge, forti venti e inondazioni nelle zone costiere, come quelle che si sono verificate negli ultimi anni negli Stati Uniti, in Africa e in Europa.
In Europa , le zone più colpite sono la penisola iberica, il Regno Unito e la Francia, spiegano gli esperti di Graz.
Per realizzare lo studio, gli scienziati si sono concentrati sull'analisi del comportamento dei fiumi atmosferici sopra l'Africa , un continente in cui questi fiumi vengono sempre più riconosciuti come elementi chiave nella formazione di eventi meteorologici estremi .
"Comprendere le dinamiche dei fiumi atmosferici in Africa è fondamentale per migliorare la resilienza climatica, la gestione delle risorse idriche e la comprensione degli eventi di precipitazioni estreme", sottolineano gli autori dello studio.
Per la loro ricerca, i tre esperti hanno identificato più di 1.700 fiumi atmosferici che hanno interessato il continente africano tra il 2009 e il 2019.
L'analisi ha inoltre rilevato che le principali fonti di umidità si trovano nell'Oceano Atlantico, nel Mar Arabico e nel Mar Rosso.
Foelsche ha inoltre avvertito che, a causa del continuo cambiamento climatico, è probabile che in futuro questi fiumi atmosferici diventino ancora più intensi.
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