Il calcolo fotonico, la risorsa futura dell'intelligenza artificiale

Tra gli svantaggi dei sistemi di intelligenza artificiale (IA) generativa, preoccupante è il loro elevato consumo energetico. Un rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory del dicembre 2024 stima che lo sviluppo di queste tecnologie potrebbe aumentare la quota dei data center nel consumo di elettricità degli Stati Uniti dal 6,7% al 12% nel 2028, rispetto al 4,4% del 2023. Ciò equivale a circa 300-600 terawattora di consumo. Tra il 2014 e il 2019 questa quota non è cambiata molto, attestandosi al di sotto del 2%.
Il motivo è la dimensione gigantesca di questi programmi e quindi i miliardi di operazioni da eseguire su chip elettronici e schede grafiche. Sebbene si stiano compiendo sforzi per aumentare l'efficienza di questi calcoli, i ricercatori sperano di ottenere risultati ancora maggiori modificando radicalmente il modo in cui vengono eseguiti.
Il 9 aprile, sulla rivista Nature, due aziende concorrenti presenteranno i loro promettenti risultati in questo ambito. Addio elettroni, fate largo ai fotoni, ai granelli di luce. E benvenuti guadagni di velocità e minori consumi, perché i fotoni viaggiano velocemente e senza riscaldare il materiale. Il tutto su chip compatibili con l'attuale industria dei semiconduttori e che assomigliano a quelli dell'elettronica.
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Le Monde