Scegli l'Europa per il Summit sulla Scienza: innovazione e leadership

Lunedì 5 maggio, l'anfiteatro principale della Sorbona ospiterà l'iniziativa Choose Europe for Science, che mira a incoraggiare ricercatori e imprenditori a scegliere l'Europa e la Francia come base per il loro lavoro.
Dopo l'aiuto offerto dall'Università di Aix-Marseille agli accademici americani e l'appello del CNRS agli scienziati stranieri, si tratta di un nuovo segnale inviato nel giro di poche settimane circa l'ambizione della Francia in termini di innovazione.
Lo sappiamo nelle università, ma anche nelle aziende: la ricerca di oggi significa i brevetti di domani e la crescita, o addirittura nuovi modelli di sviluppo, di dopodomani. Al contrario, non investire nella ricerca significa realizzare facili risparmi sul bilancio, ma pagarli a caro prezzo nel medio e lungo termine. E da questo punto di vista, negli ultimi anni l'Europa e la Francia in particolare sono rimaste indietro rispetto a giganti come gli Stati Uniti e la Cina.
Già qualche mese fa il rapporto Draghi aveva messo in guardia contro i rischi, già comprovati, di un dissolvimento dell'Unione Europea dovuto alla mancanza di investimenti sostanziali. Le sue raccomandazioni miravano a posizionare l'Unione come un attore importante nella ricerca e nell'innovazione. Ha poi chiesto ingenti finanziamenti affinché l'Europa possa affermare di essere leader nelle nuove tecnologie e dimostrarsi un modello di responsabilità climatica e un attore indipendente sulla scena mondiale.
Dire di essere pronti ad accogliere in Francia e in Europa i migliori scienziati americani minacciati di perdere il lavoro a causa delle politiche di Donald Trump va quindi oltre, come possiamo vedere, la semplice solidarietà accademica. Al di là del segnale politico, la questione non è altro che la leadership globale nell'innovazione scientifica.
La Croıx