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Da Google Ultra allo sbarco di Gemini su Chrome. Le novità di Google I/O

Da Google Ultra allo sbarco di Gemini su Chrome. Le novità di Google I/O
Tecnologia

(REUTERS/Dado Ruvi)

Personalizzato, universale, onnipresente. Google oggi rilancia su una missione che accomuna tanti big dell’intelligenza artificiale, OpenAI in primis: vogliono renderla il nostro assistente personale e universale al tempo stesso, per la vita quotidiana, il lavoro. Con più intelligenza, più funzioni, più autonomia, maggiore comprensione delle nostre necessità. Gli annunci odierni al Google I/O (la sua nota conferenza dedicata agli sviluppatori) sono a tutto tondo sull’AI e in parte ricalcano quello che anche altri big stanno facendo (vedi i modelli di ragionamento sempre più sofisticati). Google ci mette di suo una maggiore spinta sugli agenti, sulla multimodalità e i video, e la promessa di una integrazione con il motore di ricerca e altri suoi servizi.

Alcune delle cose più avanzate – come il generatore di video, ora anche con sonoro, Veo 3 e lo sbarco di Gemini su Chrome - sono riservate a chi sottoscrive il nuovo piano AI Ultra a 249,99 dollari al mese (analogo a Chatgpt Pro). In ogni caso, per ora soltanto negli Usa.

Annunciati molti miglioramenti di Gemini 2.5. Flash è ora la modalità predefinita.

Arriva un output audio nativo per una conversazione più naturale e misure di sicurezza avanzate. Gemini 2.5 Pro sarà migliorato – annuncia Google - con Deep Think, una modalità sperimentale di ragionamento avanzato per operazioni matematiche e di programmazione molto complesse.

Il 2.5 Flash è il modello più affidabile ed efficiente, progettato per velocità e basso costo, che ora è stato perfezionato sotto quasi ogni aspetto. È migliorato nei principali benchmark per ragionamento, multimodalità, programmazione e contesto lungo diventando al contempo ancora più efficiente, in quanto utilizza il 20-30% di token in meno.

Il 2.5 Pro invece è indicato da Google come leader in alcune classifiche, come quella di programmazione WebDev Arena e quella di LMArena. In più 2.5 Pro ora è anche il modello leader di Google per l’apprendimento. “Nei confronti diretti che ne valutano la pedagogia e l’efficacia, educatori ed esperti hanno preferito Gemini 2.5 Pro”, annuncia Google.

“La nostra vision finale è trasformare l’app di Gemini in un assistente AI universale che si occuperà dele attività quotidiane al posto nostro, gestirà le incombenze amministrative più noiose e ci proporrà nuove e piacevoli raccomandazioni – rendendoci più produttivi e arricchendo le nostre vite”, annuncia Google.

Obiettivo che dovrà passare da numerosi sviluppi di ricerca, ora in uno stadio prototipale, sotto il nome di Project Mariner e Project Astra .

Project Mariner include ora un sistema di agenti in grado di svolgere fino a dieci attività contemporaneamente. Questi agenti possono aiutarti a cercare informazioni, effettuare prenotazioni, fare acquisti, condurre ricerche e molto altro — tutto allo stesso tempo. La versione aggiornata di Project Mariner è disponibile per gli abbonati a Google AI Ultra negli Stati Uniti.

Google sta integrando anche la funzionalità Live del Progetto Astra nella Ricerca negli Stati Uniti, in modo che si possa interagire con la Ricerca in tempo reale su ciò che si vede utilizzando la fotocamera. “Sei bloccato su un progetto? Basta toccare l’icona “Live” nella Modalità AI, puntare la fotocamera, porre la tua domanda e ottenere una spiegazione, con link ad altre risorse che puoi esplorare in modo più dettagliato”, spiega Google.

Al tempo stesso, Google rende l’AI più personalizzata. “Con la tua autorizzazione, si integrerà con i servizi Google come Maps, Calendar, Tasks e Keep (e altri in futuro) per un’assistenza quotidiana più approfondita”, spiega. Una tendenza, questa della personalizzazione basata sui nostri dati, che riguarda anche OpenAI, Meta, Microsoft. Google ha dalla sua la possibilità di usare quanto facciamo su quei famosi servizi.

Google presenta oggi Veo 3 e Imagen 4, i suoi modelli per la generazione di video e immagini. Veo 3 non solo migliora la qualità di Veo 2, ma è anche in grado, per la prima volta, di creare video con audio: rumori del traffico in sottofondo in una strada di città, uccellini che cantano in un parco, perfino persone che parlano.

Imagen 4 è in grado di creare immagini in una vasta gamma di proporzioni e con una risoluzione fino a 2k, per la stampa o le presentazioni. Ortografia e tipografia sono state notevolmente migliorate, il che rende più facile la creazione di biglietti di auguri, poster e anche fumetti. Un’evoluzione a cui è già arrivato OpenAI con Gpt4.

Arriva anche Flow, il nostro nuovo strumento di produzione cinematografica basato sull’IA, per creare elementi narrativi (cast, location, oggetti, stili) con un linguaggio naturale, tutto in un unico posto.

AI Overview rappresenta uno dei lanci di maggior successo degli ultimi dieci anni nella Ricerca Google, dice oggi l’azienda. “Nei nostri mercati principali, come Stati Uniti e India, le AI Overview stanno contribuendo a un aumento di oltre il 10% nell’utilizzo di Google per le tipologie di query che attivano questa funzionalità”.

Così Google va avanti. Oggi estende AI Mode a tutti gli utenti Usa (senza più bisogno di registrazione).

“AI Mode è il punto in cui introdurremo per la prima volta le capacità più avanzate di Gemini, ed è anche uno sguardo su ciò che ci attende. Man mano che riceveremo feedback, molte funzionalità e capacità passeranno da AI Mode direttamente all’esperienza principale di Ricerca. A partire da questa settimana, introdurremo una versione personalizzata di Gemini 2.5, nella ricerca sia per AI Mode sia per le AI Overview negli Stati Uniti”.

“Per le domande per cui è richiesta una risposta ancora più esaustiva, stiamo introducendo funzionalità di ricerca approfondita in AI Mode grazie a Deep Search”.

In più introduce funzioni “live” (“con Search Live potete conversare con la Ricerca in merito a ciò che vedete in tempo reale, utilizzando la fotocamera”) e agentiche di Mariner nella ricerca Ai Mode.

Ai Mode diventerà più personalizzato, con nostre informazion di contesto, e avrà una modalità per lo shopping. “Guarda come ti sta un capo e chiedi alla nostra funzione di checkout agentico di effettuare l’acquisto quando il prezzo è giusto”.

L’ambizione, con strumenti e prerogative specifiche di Google, è quella: l’AI come strumento universale totale per ciascuno di noi. Del resto, non c’è altra via per ripagarsi gli investimenti miliardari. Anche le altre big tech li stanno facendo, però, e hanno simili ambizioni. Alla fine forse ne prevarrà soltanto una – di quante AI universali c’è spazio nella nostra vita, del resto? Adesso il panorama è confuso. Ma i big, con la maturazione del mercato AI, dovranno trovare migliori modi per differenziarsi tra loro.

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