Esplosa la nave Starship di Elon Musk durante un test a Terra

La nave Staship della SpaceX è esplosa durante un test a Terra, condotto nella Starbase dell'azienda di Elon Musk che si trova in Texas. Lo hanno reso noto le autorità locali, aggiungendo che non ci sono stati feriti. Il razzo ha subito "una grave anomalia", si legge in un comunicato stampa di SpaceX. "Un'area di sicurezza intorno al sito è stata mantenuta sgombra durante l'intera operazione e tutto il personale è al sicuro e presente", prosegue la nota. "Il nostro team di Starbase sta lavorando attivamente per mettere in sicurezza il sito di test e l'area immediatamente circostante in collaborazione con le autorità locali" e "non ci sono pericoli per i residenti delle comunità circostanti.
Le analisi preliminari indicano la rottura di un serbatoio pressurizzato come la probabile causa dell'esplosione che il 18 giugno, poco dopo le ore 06,00 italiane, ha distrutto lo stadio superiore del razzo Starship di SpaceX: lo riporta l'azienda di Elon Musk in una nota pubblicata sul suo sito. L'incidente è avvenuto mentre venivano caricati nel veicolo metano e ossigeno liquidi che, in seguito alla rottura del serbatoio, si sarebbero mescolati prendendo fuoco all'istante.
Le esplosioni avvenute sono state in realtà due: la prima, nella parte superiore del veicolo, innescata proprio dal mescolamento del propellente, e l'altra pochi secondi dopo, quando si è incendiato anche il resto del propellente presente all'interno. La prova che i tecnici si apprestavano ad effettuare fa parte dei comuni test pre-lancio, nei quali i motori di un razzo vengono accesi brevemente mentre il veicolo rimane ancorato al suolo.
SpaceX aveva già condotto un test simile su questo veicolo, sebbene in quel caso il motore coinvolto fosse solo uno: questa seconda prova avrebbe dovuto vedere accendersi tutti e sei i motori Raptor. Il serbatoio coinvolto è una tipologia particolare di contenitore rivestita in fibra di carbonio, cosa che lo rende molto più leggero rispetto a quelli in acciaio. L'azienda ha sottolineato, però, che i serbatoi installati su Starship e sul razzo SuperHeavy non hanno nulla in comune con quelli utilizzati sui razzi Falcon.
L'incidente prosegue, dunque, la scia di insuccessi collezionati nei tre voli di prova di Starship svolti finora dall'inizio dell'anno e rappresenta un notevole ostacolo per il programma: non è andato perso soltanto uno dei veicoli, ma anche la struttura utilizzata per effettuare i test necessari ai voli è stata gravemente danneggiata. Il decimo volo di prova era stato programmato per il 29 giugno, ma a questo punto slitterà probabilmente di molto.
ansa