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Il 90% degli italiani è sul web ma preoccupano odio e fake

Il 90% degli italiani è sul web ma preoccupano odio e fake

Il 90% degli italiani accede a internet tutti i giorni, il 48% per più di 4 ore, e lo fa in primo luogo per ricercare informazioni, poi per avere news su cronaca, politica e attualità e quindi per comunicare con gli amici (qui il picco è tra i grandi minori) e per la fruizione di contenuti audiovisivi. Sono alcuni dei dati più significativi del report su 'I fabbisogni di alfabetizzazione mediatica e digitale' degli italiani messo a punto dall'Agcom e presentato oggi nella sede dell'Authority di vigilanza sul settore delle comunicazioni.

A fronte di questo uso praticamente universale del web (solo il 4% della popolazione con età superiore ai 6 anni non vi accede) il 64,6% degli italiani ha un livello nullo o scarso di alfabetizzazione algoritmica ovvero è a conoscenza del ruolo svolto dagli algoritmi di raccomandazione utilizzati dalle principali piattaforme online per indirizzare l'utente verso certi contenuti rispetto ad altri, ma con un grande divario tra gli anziani (il 35,9%) e i giovani adulti (il 73,3%).

E, ancora, il rapporto rivela che più di 8 italiani su 10 si dichiarano genericamente preoccupati per i diversi contenuti e attività fonti di rischio, mentre oltre 4 su dieci si dichiarano invece molto preoccupati per hate speech, contenuti illegali di diverso tipo, sfide social, cyberbullismo, disinformazione.

Viceversa solo il 15% dei cittadini si dichiara molto preoccupato dalla presenza di contenuti audiovisivi non protetti dal diritto d'autore.

Infine, 8 genitori su 10 regolano l'accesso ai media dei figli, mentre il 13% impone il divieto assoluto e il 4,8% lascia totale libertà di utilizzo. Le regole più diffuse (adottate da 2 genitori su 10) sono limiti di tempo e fasce orarie nell'utilizzo dei media, il monitoraggio dell'uso da parte dei genitori e il blocco di specifici contenuti; il 10,6% dei genitori modifica le impostazioni privacy degli account dei figli, mentre solo il12,5% parla dell'esperienza di navigazione online.

ansa

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