Meno divieti, più riflessione: le energie rinnovabili

Il principio di interesse pubblico prevalente nelle energie rinnovabili, sancito dal Regolamento europeo e rafforzato dalla Direttiva RED III, sta ora raggiungendo la fase critica del suo recepimento negli ordinamenti giuridici nazionali. In Portogallo e Spagna, dove l'espansione dell'energia solare ed eolica è sempre più intensa e i conflitti con i valori ambientali, patrimoniali o sociali sono inevitabili, è importante riflettere su come applicare questo criterio in modo equilibrato. Il dibattito non è teorico: da esso dipenderanno la velocità della transizione energetica, la sicurezza giuridica dei progetti e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Il recente esempio tedesco dimostra che riconoscere la natura di interesse pubblico delle energie rinnovabili facilita il processo decisionale e riduce i conflitti, promuovendo leggi meno rigide in cui i divieti assoluti lasciano il posto a standard a favore delle energie rinnovabili, dando priorità agli obiettivi nazionali. L'interesse pubblico prevalente (OPI) rafforza la sicurezza delle autorità preposte al rilascio delle licenze, riducendo i rischi istituzionali e personali e offrendo supporto legale e politico per decisioni proporzionate. Infine, l'esperienza, illustrata dal caso Greifswald, rafforza la necessità di una cultura del processo decisionale chiaro, in cui gli interessi siano valutati in modo trasparente, le scadenze siano ragionevoli e le energie rinnovabili ricevano la priorità, evitando procrastinazioni indefinite.
Ma c'è un avvertimento cruciale: la legge tedesca colloca l'OPI al secondo posto solo dopo la difesa nazionale. E in un momento in cui un conflitto armato diffuso all'interno dell'Unione Europea sembra imminente, la portata dell'OPI suggerisce cautela nella sua trasposizione: un "diritto di veto universale" per la difesa non dovrebbe essere creato senza meccanismi di coordinamento e soluzioni compensative che concilino sicurezza e transizione.
Implicazioni per Portogallo e Spagna
Con la Direttiva RED III che sancisce l'OPI nel diritto nazionale, è importante recepirla con precisione operativa. Si distinguono tre linee d'azione:
Definizione chiara di ponderazione. Linee guida pubbliche su come valutare proporzionalità, mitigazione e compromessi quando le energie rinnovabili entrano in conflitto con habitat, uccelli o acqua: nessuna scorciatoia, ma un chiaro punto di partenza a favore della transizione energetica verso le energie rinnovabili.
Chiarimento delle competenze. Nei conflitti intersettoriali (energia vs. ambiente), l'autorità preposta al rilascio delle licenze deve mantenere la leadership decisionale, ascoltando le opinioni dei settori senza diventarne ostaggio: una lezione diretta da Greifswald.
Metriche e responsabilità. Pubblicare i tempi medi di decisione, il tasso di decisioni confermate in tribunale e l'impatto sui ritardi/ riduzioni dovuti a colli di bottiglia amministrativi, creando un ciclo di miglioramento continuo e fiducia pubblica.
Per Portogallo e Spagna, dove l'espansione dell'eolico e del solare è in accelerazione e i conflitti occasionali con i valori naturali, ambientali e del patrimonio sono inevitabili, il Piano di Mercato Aperto (OPI) può rappresentare una via verso la certezza del diritto, a condizione che sia chirurgico: né licenze automatiche né paralisi dovuta all'analisi. I divieti generici tenderanno a cadere; le decisioni granulari, con criteri pubblicati e controlli ambientali esigenti, tenderanno a prevalere.
L'"interesse pubblico prevalente" per le energie rinnovabili non mina lo stato di diritto ambientale; offre un criterio di priorità su misura per l'emergenza climatica e la sicurezza energetica. I tribunali tedeschi stanno iniziando a consolidare questo messaggio: meno divieti a priori, più valutazioni caso per caso con adeguamenti giustificati e decisioni amministrative più ferme e oggettivamente difendibili. Nel recepire la RED III, i paesi europei dovrebbero emulare il coraggio di decidere e la disciplina di non esagerare il concetto, mantenendo l'OPI per quello che è: una leva giuridica per accelerare la transizione energetica senza rinunciare alle garanzie essenziali.
observador



