Il Governo propone che Tarragona ospiti una gigafactory europea di intelligenza artificiale con un investimento fino a 5 miliardi di euro.

La Spagna si contenderà una delle quattro gigafactory di intelligenza artificiale (IA) che l'Unione Europea intende lanciare nel continente con l'obiettivo di ottenere autonomia strategica da Stati Uniti e Cina. La candidatura spagnola, promossa dal governo e da un consorzio pubblico-privato guidato da Telefónica, propone di localizzare l'infrastruttura a Móra d'Ebre (Tarragona) con un investimento di quasi 5 miliardi di euro.
La proposta è coordinata direttamente dal governo di Moncloa, tramite l'Ufficio Economico del Presidente, insieme al Ministero della Trasformazione Digitale e della Funzione Pubblica, e in stretta collaborazione con la Generalitat de Cataluña, dove potrebbe sorgere il nuovo centro dati.
Tra i membri confermati del consorzio ci sono, oltre a Telefónica, MasOrange, ACS, Nvidia, Submer, Multiverse Computing e la Società spagnola per la trasformazione tecnologica (SETT), nota come Sepi Digital.
Allo stesso modo, secondo il Governo, sono in corso trattative per reclutare un importante partner di investimento internazionale. Se la gara avrà successo, il progetto riceverà un significativo finanziamento pubblico dalla Commissione Europea attraverso il programma InvestAI.
L'iniziativa fa parte dell'annuncio fatto dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen al vertice di Parigi sull'intelligenza artificiale lo scorso gennaio, che ha creato l'iniziativa InvestAI, con l'obiettivo di mobilitare 20 miliardi di euro per promuovere questa tecnologia. Successivamente, nell'aprile 2025, la Commissione ha lanciato un invito a presentare proposte per la creazione di quattro gigafactory per l'intelligenza artificiale in diversi Stati membri. Questi centri mirano a rafforzare la sovranità digitale europea.
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