L'esercizio ritarda l'invecchiamento epigenetico

Secondo un'analisi di numerosi studi, l'attività fisica e la riduzione del tempo di inattività possono ritardare o addirittura invertire l'invecchiamento, come misurato dall'attività genetica. In uno studio, otto settimane di esercizio hanno fatto regredire l'età epigenetica di due anni nelle donne di mezza età.
Gli scienziati dell'Università di Tohoku (Giappone) hanno analizzato la letteratura scientifica disponibile per verificare in che modo l'esercizio fisico regolare influenzi l'invecchiamento epigenetico del corpo.
L'epigenetica studia quali geni vengono attivati o disattivati e in quale misura.
I ricercatori spiegano che questo approccio fornisce un quadro molto più completo dello stato biologico del corpo rispetto alla determinazione dell'età cronologica.
La loro analisi ha dimostrato che nei topi, ad esempio, l'allenamento strutturato di resistenza e forza riduceva i cambiamenti molecolari legati all'età nel tessuto muscolare.
Negli esseri umani, programmi di esercizi della durata di sole poche settimane hanno dimostrato una riduzione dei marcatori dell'invecchiamento nel sangue e nei muscoli scheletrici.
In uno studio, le donne sedentarie di mezza età hanno ridotto la loro età epigenetica di due anni dopo appena otto settimane di allenamento combinato di aerobica e forza.
In un altro progetto di ricerca, gli uomini anziani con un maggiore assorbimento di ossigeno (un indicatore chiave della forma cardiorespiratoria) presentavano un invecchiamento epigenetico significativamente più lento della media.
"Questi risultati suggeriscono che il mantenimento della forma fisica ritarda l'invecchiamento epigenetico in diversi organi. Supportano quindi l'idea che l'esercizio fisico apporti benefici a vari organi, proteggendoli dall'invecchiamento", scrivono i ricercatori.
Gli esperti hanno anche esaminato quali organi traggano maggiori benefici dall'esercizio fisico. Sebbene il muscolo scheletrico sia tradizionalmente l'obiettivo principale, l'esercizio fisico regolare può anche rallentare l'invecchiamento di cuore, fegato, tessuto adiposo e intestino.
Inoltre, è stato scoperto che l'invecchiamento epigenetico è più lento negli atleti olimpici rispetto ai non atleti, il che suggerisce che un'attività fisica intensa e prolungata può avere un effetto anti-invecchiamento duraturo.
Gli autori auspicano ulteriori ricerche per comprendere meglio perché alcune persone rispondono all'esercizio fisico in modo più efficace di altre e in che modo diversi tipi di allenamento influiscono sull'invecchiamento di specifici organi.
Sottolineano inoltre l'importanza di sviluppare programmi di esercizi personalizzati che massimizzino i benefici.
I risultati ottenuti supportano quindi la crescente convinzione che mantenere una buona forma fisica non solo sia fondamentale per la salute quotidiana, ma possa anche rappresentare uno degli strumenti più efficaci per rallentare il processo di invecchiamento interno dell'organismo.
Marek Matacz (PAP)
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